Sulle pagine di Erinni sono presenti numerosi riferimenti alla letteratura ed alla mitologia greca. Vediamo un po' di fare un po' di luce su qualche nome che a molti puo' risultare sconosciuto.
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Le Eumenidi

Questa tragedia conclude l'Orestea, l'unica trilogia di Eschilo giunta a noi completa, sommo capolavoro di poesia ed arte teatrale. Nella trilogia si narra dell'uccisione di Agamennone, al suo ritorno da Troia, per mano della moglie Clitemetra istigata dall'amante Egisto; la vendetta che su entrambi rpendera' Oreste, figlio di Agamennone; la persecuzione del matricida Oreste ad opera delle Erinni, e la sua assoluzione da parte del tribunale ateniese dell'Aeropago, istituito da Atena. Ma sugli eventi scenici gravano due angosciosi precedenti, che fanno di Agamennone un colpevole e un predestinato, dando origine alla catena degli avvenimenti rappresentati nelle tre tragedie (l'Agamennone, le Coefore e le Eumenidi). Suo padre Arteo aveva ucciso i figli del fratellastro Tieste dandogli poi in pasto le loro carni, e il solo Egisto si era salvato; e lo stesso Agamennone aveva sacrificato in Aulide la figlia Ifigenia alla dea Artemide, perche' consentisse alla flotta greca di salpare verso Troia. D'altra parte, anche la guerra troiana e' stata un'empia strage, che il ratto di Elena da parte di Paride non basta piu' a giustificare: i Greci hanno alla fine vinto, ma troppe case sono rimaste deserte dei loro uomini.



Demetra (terra madre o madre del grano)

Dea delle piante e delle biade, personificava la forza generatrice della terra. Figlia di Crono e di Rea, fu madre di Persefone. Il mito ed il culto di Demetra sono strettamente legati al rapimento di Persefone. Costei, mentre un giorno colglieva fiori in Sicilia assieme ad altre giovinette, fu rapita da Ades che aveva avuto da Zeus il consenso per la sua violenta azione. Demetra abbandono' l'Olimpo e si mise a scorrere la Terra, sopra un carro tirato da due draghi alati, per rintracciare la diletta figliuola.

Durante il suo lungo peregrinare, l'afflitta dea capito', sotto l'aspetto di una vecchia, nella citta' di Eleusi, in Attica, e qui fu affettuosamente accolta da Celeo, re di quei luoghi; in segno di gratitiudine Demetra insegno' a Trittolemo, figlio del suo ospite, come lavorare la terra e il modo di fare il pane.

Demetra ebbe un notevole culto nella citta' di Eleusi, ma fu venerata anche in Beozia, in Tessaglia, nel Peloponneso, a Megara, a Corinto ed in Sicilia. In suo onore si celebravano le Eleusine e le Tesmoforie.



Le Erinni (le colleriche)

Esse sono divinita' dell'oltretomba nate, secondo i piu', dal sangue di Urano, mutilato dal figlio Crono. Per Virgilio erano tre: Tisifone (la Vendetta), Megera (l'Odio), Alletto (il Furore). Erano le deee vendicatrici dei delitti contro la famiglia e la societa': personificavano il rimorso e la maledizione.

Le Erinni avevano un orrido aspetto: al posto dei capelli avevano gruppi di vipere che si avviluppavano in nodi schifosi, nelle mani stringevano serpenti e facelle ed il loro fiato pestilenziale dava la morte. Ebbero moltissimi templi in tutta la Grecia. I Romani le chiamarono Furie e Dirae.


Bibliografia:
"Letteratura Greca" (Dario del Corno) - Principato
"Mondo Mitologico" (P.Acrosso, C.D'Alessio) - Societa' Editrice Dante Alighieri


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ultimo aggiornamento: 25 dicembre 1997
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