Piu' liberta' alla fantasia
LIBERTY - Dalla parte di chi ama i fumetti

"Nel mondo del fumetto gli anni novanta verranno ricordati come il decennio in cui gli autori hanno preso coscienza delle proprie potenzialita', iniziando ad editarsi da soli".

Con queste parole Ade Capone inizia l'editoriale del primo albo della Collana Liberty: Erinni atto primo. Inizia cosi' una impegnativa scommessa per Ade, che pur continuando a lavorare su Lazarus Ledd per la Star Comics decide di iniziare ad auto-pubblicare alcune miniserie da lui scritte, e spesso affidate a dei giovani disegnatori esordienti che hanno sempre dimostrato di meritarsi appieno la fiducia ricevuta.

Per conoscere l'elenco di tutto il materiale pubblicato dalla Liberty e' consigliato l'acquisto del " Liberty Biannuario" (L.3000), contenente anche un'esclusiva Liberty Trading Card in tiratura limitata. E' in preparazione una versione html della lunga lista contenuta nel Biannuario: abbiate pazienza !! Per adesso e' disponibile solo l'elenco delle pubblicazione dedicate ad Erinni.



(Articolo tratto da "Erinni Atto Nono", maggio 1997)

The Sound of Silence

Molti si sono chiesti, e mi hanno chiesto, il perche' la Liberty, negli ultimi due mesi, si sia in un certo qual modo defilata dal mercato. Solo un paio di uscite (il Biannuario e DeptH n.4) invece delle molte preannunciate, nessuna promozione sul punto vendita. Poco, quasi nulla. Una sorta di farsi da parte, di silenzio. Ed e' stato un silenzio voluto, non certo causato da un'improvvisa crisi di vendite o di creativita'. Liberty, nei suoi due anni di vita, e' andata (e va) a gonfie vele: tra prenotazioni e vendita di arretrati, la maggior parte degli albi e' andata esaurita, tanto che ho deciso di realizzare, con un certo anticipo sul previsto, una serie di Collection (volumi) che ristampano le varie miniserie e che stanno vendendo benissimo, sia nella versione economica (softcover) che in quella deluxe (hardcover).

Il punto e' dunque un altro, ed e' molto sconfortante nella sua chiarezza: alla crescente domanda dei tantissimi lettori e delle tante lettrici (grazie a tutti voi) ha fatto riscontro un'incuria da parte di diversi librai. Prenotazioni minime, che non soddisfano le richieste, nessun riordino.

E cosi', a ogni mostra-mercato, io e l'amico Giancarlo Garlaschini (direttore tecnico della Liberty e vero "deus ex machina" della mia Casa Editrice) ci siamo ritrovati in imbarazzo di fronte alle tante persone che ci dicevano quanto sia difficile reperire il materiale Liberty. A certi librai non serve nemmeno chiederli, gli arretrati: non te li procurano. E gli stessi fanno pochissima informazione sulle nuove uscite, magari non esponendo nemmeno gli albi sugli scaffali. Credetemi, la cosa non mi stupisce.

In un certo senso, l'avevo messa in preventivo. Perche', vedete, c'e' una cosa che in molti non ti perdonano, nel mondo (ma sarebbe meglio definirlo pollaio) del fumetto italiano: costruirsi il successo con le proprie mani, al di fuori di Case Editrici importanti. Se sei un autore targato in un certo modo, nessuno parlera' male di te, per timore di inimicarsi una potenza editoriale. Per esempio, se mi presento come il direttore editoriale del settore italiano Star Comics ci sono tanti sorrisi e complimenti, adesso che la Star e' la terza Casa Editrice di fumetti italiana. Ma cosi' non e' con la Liberty. Della serie: "Chi si crede di essere, Ade? Il Todd Mc Farlane dei poveri?". Beh, magari dei poveri si', ma non certo degli idioti che dicono cose simili. E che appunto non sopportano di veder nascere, dal nulla (e in un posto di provincia come Salsomaggiore) una cosa di successo, senza appoggi di alcun tipo. Vi ricordo infatti che in nessun albo Star ho mai parlato della Liberty, per correttezza nei confronti di Giovanni Bovini, che e' non solo l'editore di Lazarus ma anche un amico: insomma, sono fiero di aver contato solo sulle mie forze, che e' poi quello che mi rende antipatico a molta (piccola) gente.

Ma c'e' un altro punto, altrettanto sconfortante, che mi ha spinto a tenere un basso profilo, ultimamente: la distribuzione. Il settore della distribuzione in fumetteria e' ormai, da troppo tempo, una specie di campo di battaglia, di "tutti contro tutti" per un cliente o un'esclusiva in piu'.

Una girandola di colpi bassi, di lotte a base di sconti piu' alti, di voci messe in giro ad arte per sputtanare l'avversario. Basta per favore, signori miei! Ci va di mezzo il fumetto, ci vanno di mezzo soprattutto i lettori e le piccole realta' editoriali come la mia. Io, personalmente, non ne posso piu'.

E allora, il silenzio. Che ha significato anche rinunciare ai guadagni, ma chiessenefrega: grazie al cielo non ho bisogno della Liberty, per campare. Lo so bene: in tutto cio' a rimetterci sono stati, come al solito, i lettori, che non hanno trovato i miei albi in fumetteria. Ma sono certo che il mio pubblico capira' e approvera' la mia scelta: il loro costante appoggio e' una delle cose di cui vado piu' fiero, e che mi spinge ad andare avanti nonostante gli esempi di stupidita' di cui ho appena parlato.

Le mie "battaglie" in fondo le porto avanti anche per loro, e loro lo sanno. Sanno, ad esempio, che il mio silenzio non ha significato che me ne sono restato con le mani in mano, anzi! In queste settimane ho studiato nuovi progetti, nuove strategie, e soprattutto ho lanciato un chiaro segnale a tutti aprendo il primo Liberty point, vale a dire una fumetteria dove e' sempre possibile trovare tutto il materiale Liberty nuovo e arretrato (salvo gli albi esauriti, ovviamente), nonche' ordinarlo per corrispondenza, anche per mezzo di Internet (come ha scritto La Stampa, il quotidiano di Torino, si tratta della "prima fumetteria telematica in Italia"). So che anche questo ha dato fastidio a molti librai. La loro domanda: "che diritto ha Ade di aprire un punto vendita Liberty facendo concorrenza alle altre fumetterie che vendono il suo materiale?" La mia risposta: tutto il diritto di questo mondo, se tali fumetterie non curano il mio materiale come dovrebbero. Se lo faranno, saro' felice di dare anche a loro il marchio "Liberty point" e di pubblicizzare la cosa gratuitamente. Altrimenti, nasceranno altri Liberty point in tutta Italia, perche' la gente possa trovare sempre il mio prodotto.

Questo e' quanto. La pubblicita' del primo Liberty point la vedete proprio qui sotto. Non sono solo parole, quelle che avete appena letto. Grazie per averle ascoltate.

Ade Capone



WonderLand: il primo
	Liberty Point!

A Torino in via Domodossola n.63 - tel/fax 011/7711823
e-mail: wonderl@rocketmail.com
homepage: https://members.tripod.com/~lazled/index.htm



(Articolo tratto da "Erinni Atto Decimo")

Chiedo Scusa

Questo e' l'ultimo albo di Erinni disegnato da Luca Panciroli.

E' una decisione che ho preso io, come editore, e non e' stato facile prenderla. Nonostante il ritardo di questo albo sia ingiustificabile (avrebbe dovuto uscire piu' di un mese fa, alla Comiconvention del Quark Hotel), nonostante le corse che ho fatto in tipografia per pubblicarlo in tempo per Lucca Comics, stavo per dare a Luca un'utlima possibilita'. Finche' non ho visto le tavole di questo Atto Decimo.

E' per queste, che vi chiedo scusa. Averne avuto il tempo, ne avrei rifatta fare almeno la meta'. Non sono abituato a pubbblicare storie in cui il disegnatore fotocopia a piene mani se stesso, o usa le inquadrature piu' comode compromettendo la sceneggiatura e la comprensibilita' di certe scene.

Una cosa del genere e' ancor piu' ingiustificabile, specie sommandola al ritardo nella consegna. Siamo dei professionisti, e qualunque problema personale abbiamo, il nostro lavoro non puo', non deve scadere cosi'.

Dunque chiedo scusa, e mi prendo la totale responsabilita' di tutto cio': sono editore e supervisore dell'albo, ne rispondo in piena persona.

Come unica giustificazione, quella di aver ricevuto le tavole solo poche ore prima di andare in stampa: tanto per intenderci, mi sono dovuto mettere li' con il rapido a correggere le punteggiature dei dialoghi letterati (da pagina 12 a 24) da Panciroli stesso per guadagnare tempo. Dodici pagine (di scadente qualita') realizzate da lui in quasi due mesi: credo che questo renda l'idea.
E... no, non sto lavando i "panni sporchi" in piazza, ne' voglio crocifiggere nessuno: e' il rapporto con diretto tra la Liberty e i suoi lettori che mi spinge a scrivere le cose come stanno. Detto per inciso, tutto cio', protraendosi nel tempo, ha portato l'Atto Nono al minimo storico nelle vendite.
Come dire che sto gia' pagando, ed in prima persona.

Ma come etichetta editoriale rispondo, grazie a Dio, anche dell'albo che vedete pubblicizzato sul retro di copertina, e che considero un piccolo "riscatto". Rat-Man contro Erinni escce infatti nei tempi previsti, e con un altissimo livello qualitativo, grazie alla bravura e alla professionalita' di Leo Ortolani. Gli applausi vadano tutti a lui: ha ideato, scritto, disegnato e letterato la storia. La mia supervisione e' consistita (troppa grazia) nel leggerla (ridendo da solo come un cretino) e poi nell'impaginare l'albo, curandone anche l'aspetto grafico. Un grazie, dunque, a Leo.

E un incoraggiamento a Panciroli. Luca e' un grande disegnatore. Spero che il suo licenziamento dalla Liberty lo sproni a tornare quello di un tempo, quello dei primi Atti di Erinni. Ne ha le qualita', so che ce la fara'. Ma non su queste pagine. Indietro non si torna. Perche' anche questo significa essere dei professionisti.

Mi auguro solo che Luca non faccia l'errore di mandare una qualche lettera aperta ad una qualche rivista, per aggrapparsi a giustificazioni che non ha ne' potrebbe avere. Un Marcello Toninelli che gli pubblichi questa lettera senza nemmeno sentire la mia campana lo troverebbe di certo. Pero' che tristezza, che sarebbe.

Ade Capone



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ultimo aggiornamento: 25 dicembre 1997
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